COME VALORIZZARE I SERVIZI ECOSISTEMICI OFFERTI DA UN’AREA NATURALE?

Questa è la domanda a cui cerca di dare risposte IMPRECO, acronimo di Improve Ecosystem Services, un progetto europeo che coinvolge 5 nazioni (Italia, Slovenia, Croazia, Albania e Grecia) e tre regioni italiane (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Puglia), con lo scopo di condividere strategie comuni e buone pratiche per sviluppare la tutela dell’integrità dei servizi ecosistemici. Il Veneto è rappresentato dalla Riserva Naturale Integrale di Bosco Nordio, gestita da Veneto Agricoltura, con la proposta di un’azione pilota che consiste nella realizzazione del percorso di Land Art “ArteNatura”, con cui guidare i visitatori in un itinerario interattivo e stimolante, capace di unire cultura e natura, alla scoperta dei benefici offerti.

IL PERCORSO

Bosco Nordio è una Riserva Naturale Integrale dalle dimensioni ridotte ma dal grande valore ambientale. Per questo la fruizione turistica è regolamentata al fine di preservare gli habitat più delicati e di offrire al visitatore un’offerta di esperienze compatibili con l’ambiente. Nell’ambito del progetto IMPRECO, si è pensato di riqualificare la zona creando nuovi stagni e dune e realizzando un percorso artistico-ambientale. L’intuizione di adottare per questo itinerario un linguaggio artistico, inusuale quanto stimolante, per comunicare i valori di biodiversità nasce durante la visita di alcuni tecnici di Veneto Agricoltura in provincia di Trento, ad Arte Sella.

Nel 2017, grazie alla collaborazione dell’artista Maria Cecchella e con il coinvolgimento del personale della Riserva, è stato realizzato il “Nido di moscardino” l’installazione che troverete all’inizio del vostro itinerario. Questa esperienza positiva è stata illustrata e condivisa con i partner del progetto IMPRECO e l’idea di proseguire con altre installazioni è stata approvata in un percorso partecipato avviato nel 2018 con i portatori di interesse (personale di Bosco Nordio, guide naturalistiche, insegnanti, funzionari del Comune di Chioggia, faunisti, docenti dell’Università di Padova, operatori economici) che fruiscono e utilizzano a vario titolo e con diversi scopi la Riserva.

Da questo confronto è nata la volontà di recuperare un’area degradata della Riserva, realizzando il percorso ArteNatura, lungo circa 1 km, in cui vari artisti, selezionati attraverso un concorso, si sono cimentati interpretando tre temi principali:

  • AMBIENTI PREZIOSI, la ricchezza del bosco naturale
  • UN BOSCO VIVO E DIVERSO, il valore della biodiversità
  • LABORATORIO VERDE, il bosco tra ricerca e benessere

Cervo Volante

cervovolante

Artista: Maria Cecchella

Il CERVO VOLANTE è un grande coleottero la cui vita è strettamente legata agli alberi vecchi e morenti presenti nel bosco, tra questi le grandi querce, dove depone le uova. Le larve nate vivranno nei tronchi per anni prima di diventare «adulte». L’opera d’arte ribalta i ruoli e vuole portare l’attenzione all’importanza della conservazione delle piante morte nel bosco fondamentale casa di biodiversità.

L’installazione, in legno, ferro, alluminio e materiali naturali, rappresenta un coleottero colto nell’atto di spiccare il volo. Nell’opera l’addome del cervo volante diventa un Hotel per gli insetti, con materiali vegetali diventa «casa».

AMBIENTI PREZIOSI
L’artista lavora, coi linguaggi della suggestione e del senso di spaesamento, per suscitare nel visitatore un moto di conoscenza e approfondimento. L’installazione figurativa gioca sul surreale ribaltamento dei ruoli e delle proporzioni, così che l’osservatore si senta sminuito dalle dimensioni dell’enorme e inquietante, seppur innocuo, insetto. L’opera, riempita e rivestita di elementi naturali come pigne, ghiande, rami e muschio, funge essa stessa da riparo e “casa” per gli insetti del Bosco.

Percorso Visivo

percorsovisivo

Artista: Simone Carraro

Un viaggio onirico alla scoperta delle creature più schive, minute e silenziose di Bosco Nordio. L’artista, raffigurando alcune delle specie caratteristiche del bosco all’interno dei pannelli illustrati, riesce a esaltare gli aspetti più curiosi e peculiari di questi animali, trasformandoli in veri e propri totem.

Quest’opera rappresentante gli ambienti della Riserva ci pone di fronte all’importanza di ogni essere vivente in un habitat e le connessioni di esistenza che intercorrono tra gli elementi del sistema.

UN BOSCO VIVO E DIVERSO
La vespa del legno, il picchio rosso maggiore, il ramarro, i licheni: la vita è ovunque nel bosco. Anche lì dove non si palesa agli occhi umani. Percorso visivo le svela con un linguaggio figurativo che rimanda direttamente alle forme animali e vegetali, disponendole affiancate come le tessere di un puzzle. L’opera racconta come ogni singola creatura possieda un suo ruolo all’interno dell’ecosistema e per questo dev’essere ammirata, rispettata e salvaguardata.

Sindone Vegetale

sindonevegetale

Artista: Gaia Bellini

Una grande sindone stampata con impronte realizzate col colore vegetale estratto dalla radice di Robbia selvatica (Rubia peregrina), una pianta che appartiene alla flora di Bosco Nordio, da tempi antichissimi principale fonte del colore rosso intenso che, con il passare del tempo, comincerà a mutare. Un richiamo simbolico ai messaggi nascosti che solo la natura conosce e che possono essere o non essere svelati.

L’opera appesa ai rami di una grande quercia tocca il terreno con parte del tessuto e cambia nel tempo con il mutare dell’ambiente circostante. La pioggia, il vento e il sole lasciano il segno sul tessuto che partecipa così al paesaggio circostante ricordando all’uomo l’equilibrio dinamico dell’ambiente naturale. Che l’uomo lo voglia o no quello che inserisce in natura partecipa al luogo in cui è stato inserito cambiando e diventandone parte senza poterne avere il rigido controllo

AMBIENTI PREZIOSI
L’artista, tramite la tecnica di stampa vegetale, segna le tele crude che, con il passare del tempo, diventano pelli di una natura che ora c’è e domani non più; in silenzioso e continuo mutamento che solo un osservatore sensibile potrà cogliere. La Sindone vegetale diventa quindi metafora di uno dei principi ecologici per antonomasia: l’equilibrio dinamico. Lo stesso equilibrio, troppo spesso dimenticato dall’uomo, che ispira gli interventi di gestione, tutela e conservazione della Riserva.